Programma
EXPORT
WORKSHOP, SIMPOSI E ALTRE ATTIVITÀ CONTESTUALI
CHE PROMUOVE LO SCAMBIO TRA DIVERSE REALTÀ
LIVORNO, IT.
18.-23.09
Pietro Gaglianò · Federica Coseschi · Ivana Ranisavljević · Alireza Ostovar
The Paradoxical Pedagogy
condotto da Pietro Gaglianò in collaborazione con il Cinema Teatro 4 Mori di Livorno
19 (9-13), 20 (14:30 - 17), 21 (9-13h) di Settembre
Cinema Teatro 4 Mori di Livorno
In italiano con possibilità di traduzione in inglese
Gratuito
Aperto ad artisti visivi, danzatori, studiosi, insegnanti, Il corso nasce da una domanda centrale: è possibile insegnare la performance come linguaggio artistico? Tale domanda, che riguarda tutti i medium dell'arte, è ancora più pressante quando si parla di un linguaggio che, per vocazione, per definizione, sfugge ai codici e alla possibilità di scrivere una grammatica, di oggettivare le competenze necessarie.
Il corso, attraverso diverse sessioni, prevede che ogni partecipante possa sviluppare una propria risposta e una proposta didattica originale.
Il workshop sarà condotto da Pietro Gaglianò critico d’arte e curatore. Dopo la laurea in architettura ha approfondito il rapporto tra l’estetica del potere e le libertà individuali, prediligendo il contesto urbano, architettonico e sociale come scena delle pratiche artistiche contemporanee. Ha curato progetti speciali e mostre in Italia e all’estero. Da anni sperimenta formati ibridi dello spazio di verifica dell’arte, in cui esperienze di laboratorio e formazione si innestano sul modello tradizionale della mostra e del convegno.
LA PARTECIPAZIONE AI WORKSHOP È A TITOLO GRATUITO, PER ISCRIVERSI MANDARE UNA MAIL A INFO@IMPORTEXPORTPERFORMANCE.COM CON OGGETTO EXPORT-NOME DEL WORKSHOP
INFO SU PIETRO GAGLIANÒ / SU IL CINEMA TEATRO 4 MORI
Picture by Mouhamed Yaye
Documentare e Narrare Performance
condotto da Federica Coseschi in collaborazione con Carico Massimo
18 (15-17), 19 (15-18), 20 (15-17), 22 (18-22) e 25 (10-14) di settembre
Carico Massimo, Livorno
Tassa di associazione Carico Massimo di 10 euro
Documentare e narrare performance è un percorso volto all’acquisizione di competenze narrative tramite la documentazione di arti vive che nasce all’interno del progetto itinerante di Performance Art IMPORT/EXPORT. Il percorso è articolato sotto forma di workshop e sarà tenuto e moderato da Federica Coseschi. Federica è una fotografa e videografa originaria di Livorno ma che vive e lavora a Copenaghen. Ha conseguito in giugno 2021 il Master in fotografia del programma Photography & Society alla Royal Academy of the Art, L’Aia (KABK) dove ha tenuto un seminario su Fotografia e cura, nello stesso anno. La sua ricerca e pratica fotografica sono influenzate dal suo background in sociologia oltre che dalle sue esperienze personali. Il workshop vuole offrire l’opportunità ai partecipanti di poter riflettere e approfondire una conversazione sui rapporti e i meccanismi di documentazione inerenti alla Performance Art. Documentare e narrare performance, inserito all’interno del programma EXPORT, si pone come mezzo di riflessione su cosa significhi documentare una performance e come farlo in conversazione con coloro che la creano, i performers. Ponendo l’attenzione sulle storie che emergono e si sviluppano tramite l’atto performativo, il workshop si rivolge a coloro che hanno interesse nell’avvicinarsi e approfondire i rapporti tra Performance Art e documentazione.
IMPORT/EXPORT ha tra i suoi obiettivi lo scambio e il dialogo intergenerazionale. Il workshop non ha un target definito in quanto ad età e background. Questa varietà può infatti generare delle conversazioni interessanti nell’ambito artistico e stimolare nuovi punti di vista. La partecipazione di persone giovani, costantemente esposte a nuove forme di comunicazione, curiose e libere da sovrastrutture mentali, può infatti rappresentare uno stimolo e un’indicazione per chi, nel campo artistico, lavora con linguaggi non convenzionali che determinano un coinvolgimento attivo del pubblico. Lavorare a contatto con performer e produrre documentazione del loro lavoro costituisce un’occasione per confrontarsi, riflettere ed espandere la propria consapevolezza artistica e culturale. Il lavoro di gruppo e lo scambio sono parti fondamentali del workshop al momento di sviluppare capacità narrative differenti per arti effimere come la performance. Documentare e narrare performance si sviluppa intorno al principio di utilizzare la documentazione come pratica di Cura, dove documentare vuol dire prendersi cura di qualcosa/qualcuno, in questo caso la performance e la sua natura, tramite un lavoro in dialogo tra chi performa e chi documenta.
Per partecipare non è richiesta alcuna preparazione nell’ambito documentaristico o performativo: l’invito è rivolto a tutti coloro che hanno interesse nello scoprire il mondo della Performance Art e le relazioni che essa instaura.
LA PARTECIPAZIONE AI WORKSHOP È A TITOLO GRATUITO, PER ISCRIVERSI MANDARE UNA MAIL A INFO@IMPORTEXPORTPERFORMANCE.COM CON OGGETTO EXPORT-NOME DEL WORKSHOP
Tassa di associazione Carico Massimo di 10 euro
INFO SU FEDERICA COSESCHI / INFO SU CARICO MASSIMO
Picture by Federica Coseschi
Transition. Transgression. Transformation
condotto da Ivana Ranisavljević in collaborazione con Ondalab, Livorno
18 (14-17), 19 (14-17), 20 di settembre (9-13)
Ondalab, Livorno
In inglese con possibilità di traduzione in italiano
Gratuito
Toccando argomenti di vicinanza, debolezza, pazienza e potere, il workshop si presenta come un processo mediante una serie di azioni intraprese per raggiungere un determinato fine (risultato) o segnare un nuovo inizio. Verrà discusso il processo di creazione e realizzazione di un'opera d'arte o di una performance artistica. Come si passa dall'idea all'azione? Come si crea un concetto intorno ad essa? Come si può eseguire la realtà oggettiva? I partecipanti impareranno a conoscere i processi attraverso i concetti di transizione, trasgressione e trasformazione. La transizione da uno stato normale allo stato di esecutore/performer. Cosa è necessario per questa transizione? Quali preparazioni fisiche, psicologiche, mentali ed emotive sono necessarie? La provocazione di un atto che va contro una regola, un codice di condotta o qualche confine o limite. Cosa vogliamo dire utilizzando questi elementi e come viene percepito dal pubblico? Dov'è il limite? La Trasformazione come cambiamento di forma, aspetto, natura o carattere uscendo dalle zone di comfort e indagando come l'arte performativa possa essere trasformativa per l'artista e per il pubblico.
Il workshop è condotto da Ivana Ranisavljević, artista visiva e performativa serba, laureata nel 2011 presso il dipartimento di pittura della Facoltà di Belle Arti dell'Università di Belgrado. Oltre alle belle arti tradizionali e classiche (pittura, disegno e grafica), la sua area di interesse, ricerca ed espressione è il campo delle nuove arti mediatiche, in particolare la performance art. I suoi lavori artistici (dipinti, disegni, ecc.) sono stati esposti finora in quattro mostre personali e in diverse mostre collettive, nel Paese e all'estero. Negli ultimi dieci anni ha realizzato decine di performance in Serbia, Italia, Polonia, Estonia, in modo indipendente e in collaborazione con altri artisti.
LA PARTECIPAZIONE AI WORKSHOP È A TITOLO GRATUITO, PER ISCRIVERSI MANDARE UNA MAIL A INFO@IMPORTEXPORTPERFORMANCE.COM CON OGGETTO EXPORT-NOME DEL WORKSHOP
INFO SU SU IVANA RANISAVLJEVIĆ / SU ONDALAB
Picture: Performance "A poem for a parent", foto di Dorde Cvijović.
Musica transculturale e arte interdisciplinare: Processi interculturali e transculturali nella musica elettroacustica e nei progetti interdisciplinari
condotto da Alireza Ostovar in collaborazione con il Conservatorio P.Mascagni di Livorno
18, 19, 20 di settembre (14h30 - 17h30)
Conservatorio P.Mascagni di Livorno
Gratuito
Il workshop spiega come la combinazione di culture musicali diverse possa guidare la creazione di musica elettroacustica transculturale. Quali sono i processi di transculturazione e cosa succede all'elemento della cultura originale? Come avviene questo processo nella musica dei docenti, nella performance art e nelle opere interdisciplinari? Come possono i partecipanti unirsi, sperimentare e creare insieme?
Il workshop è condotto da Alireza Ostovar un'artista interdisciplinare, compositrice, performer elettronica dal vivo, ricercatrice, insegnante di musica e artista performativo con sede a Berlino. È nato a Teheran. Ha conseguito la laurea in musica elettronica presso il Conservatorio di S. Cecilia di Roma, il master in musica elettronica presso il Conservatorio di Roma, e il master in composizione integrativa alla Folkwang University of the Arts di Essen, in Germania. Ha scritto la sua tesi di laurea magistrale su "TRANSCULTURAL MUSIC: A Research of Intercultural and Transcultural Processes in Electrorokwang", poco dopo aver pubblicato ufficialmente il suo primo album,"REFLECTIONS", per quartetto e live electronics.
Durante il workshop verranno fornite informazioni teoriche di base sulle terminologie utilizzate nella ricerca, spiegata la diversità dei gruppi etnici in Iran, le basi della teoria musicale tradizionale iraniana e le differenze tra la musica classica occidentale e quella contemporanea e sarà illustrata la tecnologia e il software che l’artista utilizza per creare e realizzare le sue opere.
Infine, sarà mostrato il lavoro interdisciplinare e delle arti performative e del rapporto tra musica (transculturale) e musica contemporanea in relazione alla sua performance Picture of resistance, parte del programma IMPORT
LA PARTECIPAZIONE AI WORKSHOP È A TITOLO GRATUITO, PER ISCRIVERSI MANDARE UNA MAIL A PROF. FABIO DE SANCTIS DE BENEDICTIS (fabio.desanctis@consli.it) CON OGGETTO EXPORT-NOME DEL WORKSHOP
INFO SU ALIREZA OSTOVAR/ SU IL CONSERVATORIO P. MASCAGNI
Picture by Anton Tal
Nelle giornate centrali del Festival, Carico Massimo ospita IMPORT/EXPORT in Afterhours, all’interno di FRASCA. FRASCA è lo spin-off conviviale dell’associazione che al termine delle attività previste apre alla comunità internazionale e locale per continuare lo scambio e la condivisione delle esperienze fatte.
Durante le serate sarà possibile visitare la mostra di Fabrizio Basso e, a Magazzino 5, la personale di Mark Titchner.
Tassa di associazione Carico Massimo di 10 euro (include una bevanda)
Picture: Mark Titchner
per ulteriori informazioni
info@importexportperformance.com
con il contributo de Creative Europe, il Comune di Livorno, la Fondazione Livorno, il Ministero della Cultura della Repubblica Serba e il Consiglio regionale de la Regione Toscana
IMPORT/EXPORT is Maria Novella Tattanelli, Tiina Lehtimäki, Enrico L’Abbate, Aleksander Zain, Sharon Estacio, Darius Bogdanowicz (core group of artists and co-creators), Achille Léa Santantonio (art and communication assistant), Claudia Caldarano, Alessandro Brucioni (mowan teatro), Matthias Krause (flutgraben e.V), Sanda Kalebić (U10 Art Collective). Jovana Trifuljesko, Ana Simona Zelenović, Bojana Jovanović, Ljubica Vujović, Maja Petrović (curatorial handbook team). Co-funded by Creative Europe.
Programma
EXPORT
WORKSHOP, SIMPOSI E ALTRE ATTIVITÀ CONTESTUALI
CHE PROMUOVE LO SCAMBIO TRA DIVERSE REALTÀ
LIVORNO, IT.
18.-23.09
ISCRIZIONI E INGRESSO GRATUITE
Pietro Gaglianò · Federica Coseschi · Ivana Ranisavljević · Alireza Ostovar
The Paradoxical Pedagogy
condotto da Pietro Gaglianò in collaborazione con il Cinema Teatro 4 Mori di Livorno
19 (9-13), 20 (14:30 - 17), 21 (9-13h) di Settembre
Cinema Teatro 4 Mori di Livorno
In italiano con possibilità di traduzione in inglese
Gratuito
Aperto ad artisti visivi, danzatori, studiosi, insegnanti, Il corso nasce da una domanda centrale: è possibile insegnare la performance come linguaggio artistico? Tale domanda, che riguarda tutti i medium dell'arte, è ancora più pressante quando si parla di un linguaggio che, per vocazione, per definizione, sfugge ai codici e alla possibilità di scrivere una grammatica, di oggettivare le competenze necessarie.
Il corso, attraverso diverse sessioni, prevede che ogni partecipante possa sviluppare una propria risposta e una proposta didattica originale.
Il workshop sarà condotto da Pietro Gaglianò critico d’arte e curatore. Dopo la laurea in architettura ha approfondito il rapporto tra l’estetica del potere e le libertà individuali, prediligendo il contesto urbano, architettonico e sociale come scena delle pratiche artistiche contemporanee. Ha curato progetti speciali e mostre in Italia e all’estero. Da anni sperimenta formati ibridi dello spazio di verifica dell’arte, in cui esperienze di laboratorio e formazione si innestano sul modello tradizionale della mostra e del convegno.
LA PARTECIPAZIONE AI WORKSHOP È A TITOLO GRATUITO, PER ISCRIVERSI MANDARE UNA MAIL A INFO@IMPORTEXPORTPERFORMANCE.COM CON OGGETTO EXPORT-NOME DEL WORKSHOP
INFO SU PIETRO GAGLIANÒ / SU IL CINEMA TEATRO 4 MORI
Foto di Mouhamed Yaye
Documentare e Narrare Performance
condotto da Federica Coseschi in collaborazione con Carico Massimo
18 (15-17), 19 (15-18), 20 (15-17), 22 (18-22) e 25 (10-14) di settembre
Carico Massimo, Livorno
Tassa di associazione Carico Massimo di 10 euro
Documentare e narrare performance è un percorso volto all’acquisizione di competenze narrative tramite la documentazione di arti vive che nasce all’interno del progetto itinerante di Performance Art IMPORT/EXPORT. Il percorso è articolato sotto forma di workshop e sarà tenuto e moderato da Federica Coseschi. Federica è una fotografa e videografa originaria di Livorno ma che vive e lavora a Copenaghen. Ha conseguito in giugno 2021 il Master in fotografia del programma Photography & Society alla Royal Academy of the Art, L’Aia (KABK) dove ha tenuto un seminario su Fotografia e cura, nello stesso anno. La sua ricerca e pratica fotografica sono influenzate dal suo background in sociologia oltre che dalle sue esperienze personali. Il workshop vuole offrire l’opportunità ai partecipanti di poter riflettere e approfondire una conversazione sui rapporti e i meccanismi di documentazione inerenti alla Performance Art. Documentare e narrare performance, inserito all’interno del programma EXPORT, si pone come mezzo di riflessione su cosa significhi documentare una performance e come farlo in conversazione con coloro che la creano, i performers. Ponendo l’attenzione sulle storie che emergono e si sviluppano tramite l’atto performativo, il workshop si rivolge a coloro che hanno interesse nell’avvicinarsi e approfondire i rapporti tra Performance Art e documentazione.
IMPORT/EXPORT ha tra i suoi obiettivi lo scambio e il dialogo intergenerazionale. Il workshop non ha un target definito in quanto ad età e background. Questa varietà può infatti generare delle conversazioni interessanti nell’ambito artistico e stimolare nuovi punti di vista. La partecipazione di persone giovani, costantemente esposte a nuove forme di comunicazione, curiose e libere da sovrastrutture mentali, può infatti rappresentare uno stimolo e un’indicazione per chi, nel campo artistico, lavora con linguaggi non convenzionali che determinano un coinvolgimento attivo del pubblico. Lavorare a contatto con performer e produrre documentazione del loro lavoro costituisce un’occasione per confrontarsi, riflettere ed espandere la propria consapevolezza artistica e culturale. Il lavoro di gruppo e lo scambio sono parti fondamentali del workshop al momento di sviluppare capacità narrative differenti per arti effimere come la performance. Documentare e narrare performance si sviluppa intorno al principio di utilizzare la documentazione come pratica di Cura, dove documentare vuol dire prendersi cura di qualcosa/qualcuno, in questo caso la performance e la sua natura, tramite un lavoro in dialogo tra chi performa e chi documenta.
Per partecipare non è richiesta alcuna preparazione nell’ambito documentaristico o performativo: l’invito è rivolto a tutti coloro che hanno interesse nello scoprire il mondo della Performance Art e le relazioni che essa instaura.
LA PARTECIPAZIONE AI WORKSHOP È A TITOLO GRATUITO, PER ISCRIVERSI MANDARE UNA MAIL A INFO@IMPORTEXPORTPERFORMANCE.COM CON OGGETTO EXPORT-NOME DEL WORKSHOP
Tassa di associazione Carico Massimo di 10 euro (include una bevanda)
INFO SU FEDERICA COSESCHI / INFO SU CARICO MASSIMO
Foto di Federica Coseschi
Transition. Transgression. Transformation
condotto da Ivana Ranisavljević in collaborazione con Ondalab, Livorno
18 (14-17), 19 (14-17), 20 di settembre (9-13)
Ondalab, Livorno
In inglese con possibilità di traduzione in italiano
Gratuito
Toccando argomenti di vicinanza, debolezza, pazienza e potere, il workshop si presenta come un processo mediante una serie di azioni intraprese per raggiungere un determinato fine (risultato) o segnare un nuovo inizio. Verrà discusso il processo di creazione e realizzazione di un'opera d'arte o di una performance artistica. Come si passa dall'idea all'azione? Come si crea un concetto intorno ad essa? Come si può eseguire la realtà oggettiva? I partecipanti impareranno a conoscere i processi attraverso i concetti di transizione, trasgressione e trasformazione. La transizione da uno stato normale allo stato di esecutore/performer. Cosa è necessario per questa transizione? Quali preparazioni fisiche, psicologiche, mentali ed emotive sono necessarie? La provocazione di un atto che va contro una regola, un codice di condotta o qualche confine o limite. Cosa vogliamo dire utilizzando questi elementi e come viene percepito dal pubblico? Dov'è il limite? La Trasformazione come cambiamento di forma, aspetto, natura o carattere uscendo dalle zone di comfort e indagando come l'arte performativa possa essere trasformativa per l'artista e per il pubblico.
Il workshop è condotto da Ivana Ranisavljević, artista visiva e performativa serba, laureata nel 2011 presso il dipartimento di pittura della Facoltà di Belle Arti dell'Università di Belgrado. Oltre alle belle arti tradizionali e classiche (pittura, disegno e grafica), la sua area di interesse, ricerca ed espressione è il campo delle nuove arti mediatiche, in particolare la performance art. I suoi lavori artistici (dipinti, disegni, ecc.) sono stati esposti finora in quattro mostre personali e in diverse mostre collettive, nel Paese e all'estero. Negli ultimi dieci anni ha realizzato decine di performance in Serbia, Italia, Polonia, Estonia, in modo indipendente e in collaborazione con altri artisti.
LA PARTECIPAZIONE AI WORKSHOP È A TITOLO GRATUITO, PER ISCRIVERSI MANDARE UNA MAIL A INFO@IMPORTEXPORTPERFORMANCE.COM CON OGGETTO EXPORT-NOME DEL WORKSHOP
INFO SU IVANA RANISAVLJEVIĆ / SU ONDALAB
Consulta le performance di Ivana Ranisavljević sul programma IMPORT!
Foto: Performance "A poem for a parent", foto di Dorde Cvijović.
Musica transculturale e arte interdisciplinare: Processi interculturali e transculturali nella musica elettroacustica e nei progetti interdisciplinari
condotto da Alireza Ostovar in collaborazione con il Conservatorio P.Mascagni di Livorno
18, 19, 20 di settembre (14h30 - 17h30)
Conservatorio P.Mascagni di Livorno
Gratuito
Il workshop spiega come la combinazione di culture musicali diverse possa guidare la creazione di musica elettroacustica transculturale. Quali sono i processi di transculturazione e cosa succede all'elemento della cultura originale? Come avviene questo processo nella musica dei docenti, nella performance art e nelle opere interdisciplinari? Come possono i partecipanti unirsi, sperimentare e creare insieme?
Il workshop è condotto da Alireza Ostovar un'artista interdisciplinare, compositrice, performer elettronica dal vivo, ricercatrice, insegnante di musica e artista performativo con sede a Berlino. È nato a Teheran. Ha conseguito la laurea in musica elettronica presso il Conservatorio di S. Cecilia di Roma, il master in musica elettronica presso il Conservatorio di Roma, e il master in composizione integrativa alla Folkwang University of the Arts di Essen, in Germania. Ha scritto la sua tesi di laurea magistrale su "TRANSCULTURAL MUSIC: A Research of Intercultural and Transcultural Processes in Electrorokwang", poco dopo aver pubblicato ufficialmente il suo primo album,"REFLECTIONS", per quartetto e live electronics.
Durante il workshop verranno fornite informazioni teoriche di base sulle terminologie utilizzate nella ricerca, spiegata la diversità dei gruppi etnici in Iran, le basi della teoria musicale tradizionale iraniana e le differenze tra la musica classica occidentale e quella contemporanea e sarà illustrata la tecnologia e il software che l’artista utilizza per creare e realizzare le sue opere.
Infine, sarà mostrato il lavoro interdisciplinare e delle arti performative e del rapporto tra musica (transculturale) e musica contemporanea in relazione alla sua performance Picture of resistance, parte del programma IMPORT
LA PARTECIPAZIONE AI WORKSHOP È A TITOLO GRATUITO, PER ISCRIVERSI MANDARE UNA MAIL A PROF. FABIO DE SANCTIS DE BENEDICTIS (fabio.desanctis@consli.it) CON OGGETTO EXPORT-NOME DEL WORKSHOP
Nelle giornate centrali del Festival, Carico Massimo ospita IMPORT/EXPORT in Afterhours, all’interno di FRASCA. FRASCA è lo spin-off conviviale dell’associazione che al termine delle attività previste apre alla comunità internazionale e locale per continuare lo scambio e la condivisione delle esperienze fatte.
Durante le serate sarà possibile visitare la mostra di Fabrizio Basso e, a Magazzino 5, la personale di Mark Titchner.
Picture: Mark Titchner
per ulteriori informazioni
info@importexportperformance.com
con il contributo de Creative Europe, il Comune di Livorno, la Fondazione Livorno, il Ministero della Cultura della Repubblica Serba e il Consiglio regionale de la Regione Toscana
IMPORT/EXPORT is Maria Novella Tattanelli, Tiina Lehtimäki, Enrico L’Abbate, Aleksander Zain, Sharon Estacio, Darius Bogdanowicz (core group of artists and co-creators), Achille Léa Santantonio (art and communication assistant), Claudia Caldarano, Alessandro Brucioni (mowan teatro), Matthias Krause (flutgraben e.V), Sanda Kalebić (U10 Art Collective). Jovana Trifuljesko, Ana Simona Zelenović, Bojana Jovanović, Ljubica Vujović, Maja Petrović (curatorial handbook team). Co-funded by Creative Europe.